Il Chief Information Security Officer (CISO) è una figura che sta assumendo gradualmente particolare rilevanza, in special modo dopo l'introduzione della Direttiva NIS2.
Il CISO è il responsabile della sicurezza delle informazioni all'interno di un'azienda. Il suo ruolo principale è garantire la protezione dei dati aziendali e delle infrastrutture IT da minacce interne ed esterne. Considerato il continuo evolversi delle minacce informatiche, è una figura fondamentale per l'azienda, anche se non espressamente prevista né dal GDPR né dalla NIS2. In questa ottica il CISO deve necessariamente affiancarsi e coordinarsi col DPO, al fine di aumentare le sicurezza dei trattamenti operati dall'azienda. Il DPO apporta le competenze giuridiche in materia di protezione dei dati personali. Il CISO, le competenze tecniche legate alla sicurezza informatica.
Il CISO è un alto dirigente aziendale responsabile della gestione della sicurezza delle informazioni e della protezione dei dati all’interno dell'azienda. Il suo compito è garantire la sicurezza delle risorse informative, dei sistemi informatici e delle reti aziendali. Di conseguenza il CISO dovrebbe avere una solida conoscenza delle tecnologie informatiche e dei principi fondamentali della sicurezza delle informazioni. In genere il CISO ha una formazione in informatica, o ingegneria informatica, ed esperienza pratica nella gestione della sicurezza delle informazioni, oltre a una buona conoscenza delle normative e degli standard di sicurezza, come ISO 27001.
Compiti principali del CISO
1. Strategia e Governance della Sicurezza
- definisce e implementa la strategia di cybersecurity dell'azienda;
- coordina il framework di governance della sicurezza delle informazioni;
- si assicura che le politiche di sicurezza siano allineate agli obiettivi di business.
2. Conformità e Regolamentazione
- garantisce il rispetto di normative come GDPR, NIS2, ISO 27001, PCI-DSS e altre leggi sulla protezione dei dati;
- collabora con i reparti legali e di compliance per evitare sanzioni e rischi legali.
3. Gestione del Rischio e delle Minacce
- valuta i rischi informatici e implementa contromisure adeguate;
- supervisiona il programma di gestione delle vulnerabilità e delle patch di sicurezza;
- implementa strategie di Threat Intelligence e monitoraggio delle minacce.
4. Incident Response e Business Continuity
- coordina il piano di risposta agli incidenti informatici;
- gestisce i piani di disaster recovery e business continuity per ridurre l’impatto di attacchi o guasti;
- lavora con team interni ed esterni per la gestione di crisi informatiche.
5. Sicurezza delle Infrastrutture IT e Cloud
- supervisiona l'implementazione di firewall, SIEM, IDS/IPS e altre soluzioni di sicurezza;
- definisce le policy di sicurezza per ambienti on-premise, cloud e ibridi;
- controlla l’accesso ai dati tramite IAM (Identity and Access Management) e tecnologie di autenticazione.
6. Sensibilizzazione e Formazione del Personale
- promuove la cultura della sicurezza attraverso awareness training per i dipendenti;
- organizza simulazioni di attacco (es. phishing test) per testare la resilienza aziendale;
- collabora con HR per integrare la sicurezza nei processi di onboarding e offboarding.
7. Collaborazione con Stakeholder Interni ed Esterni
- l Lavora a stretto contatto con il CIO, il DPO e il board aziendale per allineare le strategie di sicurezza;
- gestisce rapporti con autorità di regolamentazione, CERT, e vendor di sicurezza;
- partecipa a valutazioni di sicurezza per fornitori e partner esterni.
Quindi, il CISO ha un ruolo strategico e operativo che va oltre l’IT: deve bilanciare sicurezza, business e conformità, proteggendo l'azienda senza ostacolare l'innovazione.
Autonomia e indipendenza
Analogamente al DPO, anche il CISO non dovrebbe fare parte della struttura aziendale, ma deve operare con un elevato grado di autonomia e indipendenza, bilanciando la sua attività rispetto agli obiettivi aziendali. Questo è fondamentale per garantire una gestione efficace della sicurezza delle informazioni senza interferenze da parte di altri dipartimenti che potrebbero avere priorità diverse (es. IT, business, finanza).
L'autonomia è essenziale per permettere al CISO di:
- identificare e mitigare i rischi in modo imparziale, senza pressioni legate a interessi aziendali di breve termine;
- definire strategie di cybersecurity basate su esigenze reali di sicurezza e non solo su considerazioni economiche;
- gestire incidenti di sicurezza senza conflitti d’interesse, intervenendo rapidamente senza dover attendere approvazioni che possano rallentare l'azione.
L'indipendenza è altrettanto importante perché:
- il CISO non dovrebbe riportare direttamente al CIO (Chief Information Officer), per evitare che la sicurezza venga subordinata alle esigenze operative dell’IT;
- deve avere un accesso diretto al top management o al consiglio di amministrazione, per garantire che la sicurezza delle informazioni sia una priorità strategica;
- dovrebbe poter valutare in modo obiettivo i rischi aziendali, senza pressioni per minimizzare problemi che potrebbero danneggiare l’immagine o i profitti nel breve periodo.
Nonostante l'autonomia, il CISO non può essere un’entità isolata. Deve quindi collaborare con il CIO, il DPO, il CFO e gli altri dirigenti per integrare la sicurezza nella strategia aziendale, interfacciarsi con il business per garantire che le misure di sicurezza non siano solo tecnicamente valide, ma anche compatibili con le esigenze operative, ed infine partecipare alla definizione del budget di sicurezza, evitando che l’indipendenza si traduca in una mancanza di risorse.
In molti modelli di governance (es. NIS2, ISO 27001), il CISO è spesso posizionato a diretto riporto del CEO o del Board, proprio per garantirne l’indipendenza strategica.